Difendiamo la nostra terra!
Si è svolta all’Hemingway Bistrot, a Matera, la conferenza stampa di presentazione dei risultati dell’iniziativa del Comitato No Inceneritore a Matera “Difendiamo la nostra terra!”, partita a fine gennaio, con la quale si voleva formalizzare un intervento in affiancamento alla Corte Costituzionale contro il così detto Sblocca Italia.
Nonostante il grande impegno di tante persone in tutta la regione, la somma raccolta pari a 2.130 euro, raccolti con bonifici, ricariche e contanti, è molto lontana da quella necessaria per gli onorari del costituzionalista che era stato individuato.
Nel corso della conferenza stampa è stata evidenziata la determinazione dei singoli individui che si sono attivati sul territorio per sostenere l’iniziativa, così come si è purtroppo registrata la totale assenza di associazioni e comitati impegnati sul territorio, la totale assenza di partiti e movimenti (fatti salvi alcuni attivisti del Movimento 5 stelle del vulture melfese), la totale assenza di risposte dei comuni lucani, e loro consiglieri, interpellati ufficialmente.
Uniche eccezioni, i consiglieri comunali di Matera Giovanni Morelli e Antonio Sansone oltre al sindaco di Craco Lacicerchia.
Uniche eccezioni, i consiglieri comunali di Matera Giovanni Morelli e Antonio Sansone oltre al sindaco di Craco Lacicerchia.
Purtroppo, con riferimento allo sberleffo di Renzi sui “quattro comitatini lucani”, è emerso che non si tratta di una questione numerica, ma dell’estrema frammentazione dei soggetti impegnati nella difesa del territorio, spesso vittime di protagonismi esasperati.
La possibilità che non si raggiungesse l’obiettivo era stata ovviamente prevista, per cui era stato ipotizzato che le stesse somme potessero essere devolute ad associazioni ambientaliste tipo Greenpeace.
Nel corso di questi due mesi di continuo contatto con gente veramente impegnata a difendere i territori, però, è emersa anche la volontà che comunque questa iniziativa avrebbe dovuto produrre ricadute a difesa del territorio lucano, e che non si sarebbe dovuta interrompere. E’ stato ipotizzato, quindi, che le somme raccolte potesserro essere utilizzate per la realizzazione di analisi dell’acqua nei territori più compromessi. Perciò sono stati avviati contatti con alcuni Istituti Pubblici con i quali stipulare convenzioni per la realizzazione delle analisi con costi accessibili e certificazione dei risultati da mettere al servizio dei territori lucani.
Nel corso di questi due mesi di continuo contatto con gente veramente impegnata a difendere i territori, però, è emersa anche la volontà che comunque questa iniziativa avrebbe dovuto produrre ricadute a difesa del territorio lucano, e che non si sarebbe dovuta interrompere. E’ stato ipotizzato, quindi, che le somme raccolte potesserro essere utilizzate per la realizzazione di analisi dell’acqua nei territori più compromessi. Perciò sono stati avviati contatti con alcuni Istituti Pubblici con i quali stipulare convenzioni per la realizzazione delle analisi con costi accessibili e certificazione dei risultati da mettere al servizio dei territori lucani.
E’ stato presentato un sondaggio, raggiungibile anche dalla pagina Facebook dedicata all’iniziativa https://www.facebook.com/difendiamolanostraterra, che sarà in linea fino alla mezzanotte di domenica 19 aprile, mediante il quale decidere insieme e raccogliere suggerimenti preziosi.