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Non parlo, non vedo, non sento…e forse non respiro

 

La minaccia che a 3 km da Matera, oltre a petcoke, fluff e pneumatici, vengano bruciati nel cementificio/inceneritore 60.000 tonnellate all’anno, cioè 60 milioni di chili, di immondizia triturata (CSS) è sempre più reale! Un volume di fumi derivati dall’incenerimento dei rifiuti che così aumenterebbe di ben 5 volte. Ben cinque volte più diossina, più metalli pesanti, più particolato, più microinquinanti, più CO2, più ossidi di azoto, più cattivi odori, più aria irrespirabile. L’unica certezza sarà che l’aria che respireranno i cittadini ed i bambini materani non sarà più pulita e certamente non profumerà di violette. A fronte di questa ulteriore pesantissima minaccia ambientale, registriamo l’assoluto silenzio e l’imbarazzante indifferenza di chi dovrebbe amministrare e tutelare la salute dei materani, a cominciare dal Sindaco De Ruggieri, passando per l’intera giunta per finire ai consiglieri comunali, con una sola eccezione. Come se loro, i loro cari, i loro figli, i loro nipotini non respirassero la stessa aria o fossero immuni alle gravissime patologie correlate ormai con certezza alla vicinanza ad impianti che inceneriscono rifiuti.
Un silenzio che stride ancora più di fronte al chiaro diniego espresso qualche settimana fa dal comune di Santeramo che tra l’altro è ben più lontano dalle ciminiere del cementificio. Evidentemente, e fortunatamente per loro, la salute dei santermani per i loro amministratori vale molto di più di quella dei materani.
E’ ovvio che è inutile aspettarsi, e quindi chiedere, un gesto di responsabilità nei confronti dei materani proprio da chi fa business dall’incenerimento dei rifiuti e dal riutilizzo delle ceneri pesanti. Perciò il Comitato No Inceneritore chiede agli amministratori materani che si esprimano con chiarezza sulla questione Italcementi, che prendano subito una posizione inequivocabile di fronte alla cittadinanza: “costringere i cittadini materani a respirare i fumi di 60 milioni di chili di immondizia inceneriti nei forni del cementificio procurando ingenti utili economici all’azienda o tutelare la salute dei propri cittadini?
Per questo, oggi pomeriggio a partire dalle 17,30, il Comitato No Inceneritore in piazza Vittorio Veneto a Matera chiamerà all’appello pubblicamente tutti i consiglieri comunali, gli assessori ed il Sindaco ad esprimersi sulla questione. Al gazebo informativo verranno inoltre fornite tutte le informazioni necessarie perché i cittadini abbiano piena consapevolezza di ciò che sta per succedere a Matera.
ARIA PURA, NON PAURA!
da TRM
Nuovamente in piazza Vittorio Veneto gli attivisti del comitato No Inceneritore per chiamare all’appello pubblicamente tutti i consiglieri comunali, gli assessori ed il Sindaco ad esprimersi sulla richiesta, presentata dalla Italcementi alla Regione Basilicata, di bruciare 60 mila tonnellate di CSS, come combustibile, nello stabilimento di Matera, aumentando il volume di fumi derivati dall’incenerimento di ben 5 volte, inquinamento e cattivi odori compresi.Contro la richiesta ha espresso chiaramente il suo diniego il Comune di Santeramo, dicono dal comitato, ma non quello di Matera. Ecco perché, visto che è inutile aspettarsi, e quindi chiedere, un gesto di responsabilità nei confronti dei materani da chi fa business dall’incenerimento dei rifiuti e dal riutilizzo delle ceneri pesanti, il comitato No Inceneritore chiede agli amministratori materani che si esprimano con chiarezza sulla questione Italcementi, prendendo subito una posizione inequivocabile di fronte alla cittadinanza http://www.trmtv.it/home/attualita/2015_11_08/97477.html

 

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